Le insegnanti hanno concordato che i bambini lavorassero a partire da un libro/albo illustrato e si esprimessero con attività creative di vario genere per condividere con le altre classi e con le famiglie quanto appreso sul tema. Ciascun gruppo di classi ha quindi scelto un percorso che fosse adatto all’età e alle specificità di ogni contesto classe, per affrontare il tema della Shoah con rigore didattico, ma delicatezza umana. In linea con le direttive ministeriali le docenti hanno coltivato il valore della Memoria rapportandolo all’età ed alla sensibilità dei bambini. Si è pensato che gli studenti vivano esperienze significative e formative, e perché il loro «fare memoria» sia sensato e coinvolgente.

CLASSI PRIME: le classi prima A e B hanno preso spunto da un libro illustrato “Otto, autobiografia di un orsacchiotto” di T. Ungerer per commemorare la Shoah. I bambini hanno lavorato in ambito linguistico e grafico-pittorico per consolidare quanto ascoltato.

La classe 1C ha affrontato il percorso della Giornata della Memoria attraverso la lettura di un libro per bambini, “Cucciolo di gatto e cucciolo di topo”, nel quale si parla di amicizia nonostante le diversità naturali tra le due specie.
Le insegnanti hanno poi invitato i bambini a riflettere su quanto sia importante l’accoglienza dell’altro da sé, con le sue caratteristiche ed emozioni.
A conclusione del percorso, gli alunni hanno realizzato un gigante pixel art di classe.

CLASSI SECONDE: le classi hanno lavorato in parallelo, concordando letture e attività. I bambini hanno ascoltato la lettura dell’albo “Il gelataio Tirelli”, storia di un Giusto tra le Nazioni, che mise in salvo moltissime vite grazie al proprio coraggio. Le attività si sono articolate in ottica interdisciplinare.

In ambito logico matematico i bambini hanno scoperto un messaggio celato dietro operazioni che ha rivelato loro una preziosa citazione: “CHI SALVA UNA VITA, SALVA IL MONDO.”

I bambini inoltre hanno realizzato un grande cartellone dove hanno realizzato tanti gelati in onore del Giusto tra le Nazioni protagonista dell’albo letto in questa occasione: un gesto vicino alla semplicità dei bambini, ma che rappresenta un omaggio alla grandezza di chi ha saputo avere il coraggio di fare la scelta giusta, anche nelle avversità.

CLASSI TERZE: Gli alunni e le insegnanti di classe terza (A-B-C) hanno letto la storia di “Rosa Bianca” e realizzato due cartelloni da appendere nell’atrio del plesso Luzzatti e Garibaldi.

Inoltre hanno visto qualche fotogramma del film di Roberto Benigni “La vita è bella” con conseguente discussione e hanno concluso il momento comune con questo slogan: “No alla guerra, sì alla pace!”.

Per i bambini e le loro insegnanti è stato un momento di emozione e di consapevolezza, condotto a piccoli passi nel rispetto della sensibilità degli alunni.

CLASSI QUARTE:

La classe quarta A ha svolto un percorso didattico relativo alla tematica della giornata della memoria che mira alla comprensione dei principali eventi accaduti sintetizzati in parole e concetti chiave quali “memoria”, “shoah”, “indifferenza”, “intolleranza”, “solidarietà”. Attraverso la lettura e l’analisi di libri famosi, come “La portinaia Apollonia”, la lettura di alcune celebri pagine di diario, come quello di Hanne Frank, e la visione di alcuni film-cartone, come “La stella di Andra e Tati”, abbiamo rappresentato su di un cartellone le nostre farfalle portatrici di sentimenti di libertà.

Quest’anno le classi 4B e 4 C del plesso Dall’Ongaro hanno affrontato il percorso dedicato alla GIORNATA DELLA MEMORIA attraverso la lettura e l’analisi di parti di biografie di personaggi che si sono direttamente esposti nel combattere il Nazismo e, con esso, la deportazione degli Ebrei.

Attraverso l’analisi di queste storie vissute e scritte quali testimonianze di quanto accaduto, i ragazzi hanno elaborato due poster riassuntivi in cui l’uso dei termini per le titolazioni rappresenta già una chiave di lettura profonda sul valore di quanto appreso. Successivamente sono stati guidati ad un’analisi più profonda del lavoro da loro prodotto, per ricercarne i messaggi impliciti, per identificare elementi che possono divenire simboli utili per “non dimenticare” il valore dell’essere umano. 

Da qui il completamento attraverso la rappresentazione grafica dell’elemento simbolico individuato e la definizione, attraverso parole chiave, del significato che gli è stato attribuito.

Insegnante Emanuela Cren

CLASSI QUINTE: Per tenere viva la memoria, le insegnanti delle classi quinte hanno letto l’albo illustrato “La città che sussurrò” di Jennifer Elvgren e Fabio Santomauro .

Il libro trae ispirazione da una vicenda realmente accaduta durante la seconda guerra mondiale, nel piccolo villaggio di pescatori di Gilleleje, in Danimarca, dove 1700 ebrei riuscirono a fuggire nella vicina Svezia, paese neutrale, grazie alla solidarietà di un’intera popolazione.

La protagonista della storia è la piccola Anet che con semplici gesti gentili, nobili e coraggiosi riesce a coinvolgere gli abitanti di un intero villaggio per mettere in salvo degli ebrei. 

In una notte senza luna, grazie all’idea di questa bambina, gli abitanti del villaggio, dalle soglie delle loro abitazioni, sussurrarono la direzione giusta per il porto e la libertà.

Dopo questo percorso di lettura sono seguite delle riflessioni sul valore della solidarietà, dell’altruismo, di come ognuno nel suo piccolo può dare il proprio contributo per aiutare chi è in difficoltà ricordando sempre che “Chi salva una vita salva il mondo intero.”